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Damien Hirst

   

Damien Hirst, per esteso  nasce nel 1965 a Bristol (Regno Unito).

Cresce a Leeds con la madre dove comincia il suo cammino artistico frequentando l’obitorio cittadino, esperienza che influirà molto sul suo modo di percepire vita e morte. Si laurea al Goldsmiths College nel 1989.

Nel 1984, l’artista decide di trasferirsi a Londra in cui, già un anno prima di concludere gli studi, cura la mostra collettiva “Freeze” all’Hospital Club. La mostra, nella quale Hirst espone diversi pezzi ed opere di artisti conosciuti al College, cattura l’attenzione della stampa a tal punto da venire interpretata come l’inizio di un nuovo movimento per gli artisti britannici che più tardi, nel 1996, prenderà il nome di YBAs. È proprio da quel momento che l’eclettico artista riuscirà a conquistare pubblico, stampa, istituzioni e collezionisti. Considerato un enfant terrible del mondo dell'arte degli anni '90, Hirst ha presentato animali morti in formaldeide come arte, riflessioni sulla mortalità e sulla riluttanza umana ad affrontarla. Come l'artista francese Marcel Duchamp, Hirst ha utilizzato oggetti già pronti con effetti scioccanti, e nel processo ha messo in discussione la natura stessa dell'arte. 

Grazie al collezionista anglo-iracheno Charles Saatchi, la carriera di Damien Hirst prenderà il volo a livello internazionale dando vita ad una proficua collaborazione tra i due che terminerà nel 2003. Nel 1991, Hirst tiene a Londra due personali di grande successo: “Internal affairs” tenutasi all’Istitute of Contemporary Art e “In & Out of love” alla Woodstock Street Gallery. Nel 1992, il poliedrico artista viene inserito nella shortlist del Turner Prize, principale premio di arte contemporanea annuale riservato ad artisti britannici al di sotto dei 50 anni di età e tre anni dopo si aggiudica l’ambito premio grazie alla sua opera “Mother and child divided”. Nel 1994, grazie alla vendita dell’opera “The Physical Impossibility Of Death In the Mind Of Someone Living”, Hirst diviene l’artista vivente più caro secondo solo al collega statunitense Jasper Johns.

Dotato di aspirazioni imprenditoriali oltre che artistiche, Hirst apre nel 1997 a Notting Hill un ristorante, “Pharmacy”, del quale metterà all’asta l’arredo sette anni dopo. Nello stesso anno si improvviserà regista dirigendo un video per i Blur. Negli anni 2000 l’artista realizzerà soprattutto opere di grandi dimensioni come “Hymn” (2000), “Sensation” (2003) e “Virgin mother” (2006), mescolando sacro e profano, ma anche il famoso teschio umano in fusione di platino, tempestato di diamanti "For the Love of God" (2007), probabilmente l'opera più costosa mai realizzata. Protagonista di molte mostre famose a livello internazionale come la retrospettiva organizzata al Museo archeologico nazionale di Napoli, “The agony and the ecstasy“, e tutt’ora attivo nel settore della discografia, Hirst è uno dei più celebri, completi e controversi artisti dei nostri tempi.