Tom Wesselmann nasce a Cincinnati, Ohio, il 23 febbraio 1931.
La sua formazione: Hiram College, Ohio; University of Cincinnati, Ohio (Psicologia); Art Academy of Cincinnati, Ohio; The Cooper Union, New York (Laurea in Arte). La prima mostra dei ”Great American Nudes” risale al 1961 a New York.
Dagli anni Sessanta ad oggi Wesselmann è rimasto sempre fedele a quella sua "linea", ma con interessanti varianti. Egli si impose negli anni Settanta, ad esempio, con la serie delle ”Still life”, le nature morte tipicamente americane costruite, sempre a campiture piatte e giustapposizioni di colore, sulla base di oggetti comuni della vita americana: scatole di birra, apparecchi radio, bottigliette di bibite, pacchetti di sigarette, finte facciate di edifici: il tutto prelevato (se così si può dire) dai cartelloni giganti della pubblicità stradale. Spesso le immagini sono applicate, a mo’ di collage, su intelaiature. Si tratta di opere, rispetto ai ”Grandi nudi”, più fredde, volutamente impersonali, eppure nitide e brillanti, esempi di un’interpretazione artistica del consumismo popolare americano. Seguirono poi gli ”Smokers”, gigantesche labbra femminili da cui pendono sigarette accese e fumanti. Dal 1985 l’artista usò il laser per incidere i suoi disegni su lastre di alluminio tagliate e lavorate con filigrane colorate. Anche in queste opere, comunque, Wesselmann conserva l’approccio diretto – diremmo manuale – con l’immagine, senza mai apparire artificioso e sofisticato. Naturalmente lunghissima è la sua bibliografia; centinaia sono le sue mostre personali; e la sua fama si è diffusa da decenni ormai in tutto il mondo.
Muore a New York il 17 dicembre 2004.