Un'esposizione dedicata ad un maestro che ha fatto di Pietrasanta, da lui definita 'la Piccola Atene' la sua casa. Una dozzina di opere in marmo e bronzo che portano i segni caratteristici e inconfondibili dell'arte di Igor Mitoraj, sculture di grandi e medie dimensioni con finestre che si aprono sulla purezza della superficie dei corpi. Sculture dagli sguardi proiettati verso il passato, quasi rimpianto in contrapposizione ad un presente che si ha quasi paura di guardare, come si percepisce dai volti privati degli occhi, oppure avvolti da bende trasparenti che lasciano percepire i lineamenti, in forme classiche che respirano eternità.

Questa atmosfera surreale che permea le sculture di Mitoraj sparisce ogni qual volta le sue opere vengono inserite in un contesto vissuto, sia esso antico o moderno, diventando di fatto delle nuove opere d’arte non più finite in sé, ma installazioni contemporanee, capaci di proiettarci nel passato più remoto, oppure nel futuro più avveniristico.